Ospitaletto (BS)
25035
Italia
Consulente Sicurezza
R.S.P.P. e Formatrice Aziendale
Buongiorno, mi chiamo Elisa Scalvenzi.
Io semplifico, appiano, voglio liberare la testa dalle scadenze per trovare il lato bello della vita!
Che sia sera o mattina per me ogni momento è buono per far sbocciare il benessere.Allora Buongiorno, veramente!
Sono nata nell’82, nel mese di febbraio… il giorno? Quello speciale, del quale tutti si ricordano quando pensano all’Amore.
Vivo nei pressi della Franciacorta, luogo di vino… anche se non lo adoro abbastanza.
Il paesaggio, sì, quello mi fa molto felice!
Ah, poi mi piace Brescia… la mia Brescia, che offre tante possibilità soprattutto di lavoro.
Pure il lago, mi va a genio… quello di Garda intendo, che pur stando a Riva, sembra di essere in mezzo alla fluida meraviglia dell’esistenza.
Vivo da sola da circa dieci anni; adoro l’indipendenza, eppure sono molto legata alla mia famiglia!
I miei genitori, Giancarlo e Rosanna, sono persone con un cuore grande, pronte ad aiutare chi non sa neanche di averne bisogno… Poi ci sono Daniela e Simona: far sorellanza con loro ha contribuito a formare il mio carattere così forte e determinato. Ho anche una cagnolina: si chiama Peggy e ha ormai 15 anni. La nostra storia è molto particolare, ma solo chi mi conosce può saperla.
Entrando nel vivo della vita ci sono anche scelte da fare, come quella del lavoro. Per 12 anni mi sono addentrata nel settore sanitario, operando nel più grande gruppo ospedaliero italiano, nel settore direzione del personale e formazione. Ci ho messo tanta tanta passione… Perché ho sempre creduto nella cura delle persone, soprattutto veicolata da una buona assistenza da parte di tutto lo staff unito. “Buona assistenza” per me significa curare il cuore, ovvero le emozioni, in questo caso dei pazienti, perché, il più delle volte, hanno bisogno di essere rassicurati da un sorriso accogliente per essere curati!
Stare ogni giorno spalla a spalla col responsabile infermieristico, mi ha permesso di capire e comprendere cosa significhi fare dell’aiuto una professione. Lavorando col cuore mi sono avvicinata agli operatori sanitari, sentendo sulla mia pelle quanti sacrifici fanno ogni giorno.
Durante quel percorso fuori e dentro di me, ho deciso di laurearmi all’università di Milano con l’indirizzo “Organizzazione e Risorse Umane”. L’attestato è arrivato il 9 aprile 2016 come premio al traguardo che mi ero prefissa, nonostante ciò, non mi sono fermata a riposare sugli allori, anzi, ho capito che il posto fisso poteva vanificare tutti i miei sforzi per evolvere.
Lasciando stare l’organizzazione, visto che ne ho sempre avuta da vendere, sono le risorse umane che hanno fatto sbocciare quei semi nella mia testa; semi a cui le persone vicino a me non avevano mai dato sufficiente luce.
Da quel momento ho creduto fermamente che il profitto aziendale passasse dagli esseri umani e che fosse fondamentale la loro soddisfazione affinché, sentendosi integrati nella realtà lavorativa, anche la loro vita potesse procedere senza sforzo e attrito.
Un aggiornamento? Certo in quel preciso momento della mia vita ci stava proprio bene! L’aggiornamento mi piace perché è lì che si aprono i miei girasoli!
Nel 2017 ho seguito un master formativo in “Amministrazione, organizzazione e sviluppo delle risorse umane”, che mi ha dato molto anche a livello personale! Poi la chiamata del 2018… Non sapevo quando sarebbe arrivata, ma l’ho sentita forte e chiara!
Ho lasciato il lavoro, il posto fisso, per formare persone capaci di affrontare la vita con sicurezza, per il benessere loro e degli altri… Per farlo ci voleva una specializzazione e l’ho ottenuta all’Università di Bergamo. “Formazione per formatori”, un bel titolo per iniziare a tema educando alla sicurezza sul lavoro!
“L’educazione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo” è la mia citazione preferita. Nelson Mandela, colui che l’ha detta, è riuscito ad ispirarmi tantissimo!
Adesso ti chiederai: “Qual è il motivo conduttore dei corsi di Elisa?”
Il benessere va considerato a 360 gradi; la vita privata e quella lavorativa, si fondono nella persona e non possono essere considerate distintamente!
Lo dico perché ho capito che la mia missione è quella di aiutare le persone a raggiungere il Benessere.
Come?
Principalmente spingendole a conoscere i propri limiti consci ed inconsci, mediante la stimolazione della curiosità.
Ho così pensato di qualificarmi come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP, nel 2021. La mia intenzione è fermamente quella di incitare i miei corsisti a portare dei piccoli cambiamenti nella propria vita facendo maturare la consapevolezza che “stare bene a lavoro” significa riportare questo stato nella vita privata, in famiglia e nelle relazioni.
Cosa possono fare le aziende in merito?
Considerare ogni tipo di lavoro come fondamentale, facendolo sentire parte integrante del benessere aziendale e quindi di tutte le persone che compongono l’azienda.
Come avrai capito, mi piace raccontarmi, esporre ciò che con gli anni ho vissuto, letto, imparato, ecco perché questa bio potresti trovarla un po’ riflessiva… Penso che condividere la propria esperienza sia l’azione più generosa che esista!
Un mio difetto che pochi sanno?
La determinazione.
Eh sì, qualcuno non la sopporta, mentre altri l’apprezzano tantissimo.
A questo punto, è venuto il momento di dirlo: dentro di me possiedo un grande amore, che sento di voler regalare a chi ne ha bisogno. Questo mio aspetto generoso, mi ha portata a fare volontariato, anche come soccorritrice sulle ambulanze per tre anni. È stata un’esperienza bellissima, quella, faticosa e spesso dura a livello emozionale, eppur capace, di rendermi pronta per un’altra sfida del cuore… una sfida oltre oceano che inizia dall’Italia per atterrare in Brasile. Nel 2019 sono partita: lì ho imparato cosa significa non avere nulla di materiale, ma essere felici comunque e, forse, esserlo davvero!
Ero in una scuola primaria e, oltre alla cura dei bambini, mi occupavo di aiutare il servizio di lavanderia e quello della mensa per consegnare pasti e vestiti puliti a tutti. Ricordo del Brasile la terra rossa, che trovavo in ogni parte quando rientravo in camera, sui vestiti, nelle ciabatte, nei capelli… nel cuore.
Ricordo il profumo di natura, l’aria calda che mi accarezzava e quel senso di tempo sospeso che non ho mai provato in Italia, dove tutti sono liberi solo se si fanno vedere indaffarati a fare mille cose frettolose.
L’esperienza del Brasile mi ha cambiata per sempre: è stata la svolta nella mia vita, lo ammetto.
Nel mio animo ci sono anche altre due cose: la lettura e il ballo. Non quanti le abbiano entrambe, ma in me si sono incontrate e vanno a braccetto proprio bene!
Come la terra del Brasile, ho sete di musica fluente e di sapere rinfrescante che dalle fonti giunga fino a me in modo diretto e immediato. Insomma, coltivo la terra coi libri e dopo averla curata la calco felice ballando per farla diventare una sicura strada maestra verso il benessere!
Ah, importante, questo non può andare nel Post Scriptum: dal 2021 scrivo con Dario Ramerini in Alternative Lifestyle per regalare una prospettiva alternativa a chi non sa come raggiungere il suo centro su
tanti argomenti che ruotano intorno al perno del benessere.
“Felicità significa coraggio” … la mia massima personalissima.
Non so se la mia vita diventerà un libro, ma intanto ti ringrazio per aver letto fino a dove sono arrivata oggi!
Elisa Scalvenzi
di Dario Ramerini, Serafino Ripamonti