Dott.ssa Elisa Scalvenzi

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Consulente Sicurezza
R.S.P.P. e Formatrice Aziendale

La sicurezza è un faro.

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Sei su una barca. È notte. Non sai dove ti trovi.

Tutto sembra ugualmente diverso da come ti aspetti.

Stai per perdere i sensi per lo smarrimento, quando ti accorgi che quello dell’orientamento se n’è andato per primo.

Forse non sei proprio navigato, ma con la tua barca pensi proprio di sapertela cavare.

Hai esperienza, eppure in quella situazione non sembra essere quello che ti serve per salvare te, prima di tutto.

Aiuto, aiuto! C’è uno skipper a bordo?

Un nocchiero o meglio un nostromo che ti faccia gridare insieme a lui, “noi della barca arriveremo in porto. Sicuro!”

Niente, sei solo. Hai pensato che potessi farcela e sei partito nonostante il calar del Sole non annunciasse nulla di buono.

Ma ecco che nel buio, in lontananza, vedi la luce: è un faro, che ti indica la terra, la tua amata e adorata terra.

Giuri a te stesso che la sposerai e non vedi l’ora di baciarla, ma intanto devi remare. Sì, remare contro corrente per andare da lei. Non ci avevi pensato quando sei partito che sarebbe potuto diventar pericoloso, la sera: il vento cambia, ma per partire lo si immagina sempre a favore.

“Ma chi è che avrà pensato a questo faro!

Un genio, di sicuro!

Che idea brillante, rischiarar la via ai naviganti!

Questa luce mi guida in salvo” dici tra te e te, “mi porta a star bene, al sicuro, vicino ai miei cari che aspettano il mio ritorno, sano e salvo”.

Poi ti svegli e realizzi che quel faro è una persona, il formatore che dalla solidità della sua preparazione emana luce, illuminando chi lo cerca per trovare la strada verso il benessere.

Egli sa che non può sostituirsi alle singole persone, ma ha il compito di portare loro a cambiare la propria visione di ruolo in azienda per poter lavorare in sicurezza e condurre chi collabora a fare altrettanto.

In aula troverà spesso lavoratori esperti, con conoscenze e competenze buone, che però cercano in lui una guida, per aiutarli a tracciare la strada della sicurezza.

Essi sanno dirigere perfettamente la loro nave e il loro equipaggio, ma non sanno dove sia la costa.

La formazione aiuta le persone a desiderare di evolvere, ovvero innovare se stessi finendo per stimolare la propria curiosità fino a contribuire attivamente al benessere della società dove lavorano.

L’intento del formatore, perciò è quello di voler portare dei piccoli cambiamenti nelle persone, facendo maturare la consapevolezza che “stare bene a lavoro” significa riportare questo stato nella propria vita privata, in famiglia e nelle relazioni.

L’impresa, come una barca, ha un proprio equipaggio. Ognuno deve lavorare in squadra per farla viaggiare nella direzione giusta e non perdere l’orientamento neanche in alto mare.

Ecco l’importanza del cambiamento di visione: ogni singola persona dell’equipaggio, lavorando in sicurezza va verso il benessere di tutti!

Il faro è utile per illuminare i momenti bui, quando il team sta portando, suo malgrado, l’imbarcazione fuori rotta. Qualunque sia la meta di ognuno, la luce aiuta ad orientarsi.

Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

(diceva) Seneca.

Per guidare alla sicurezza, il formatore deve mutare spesso l’imprinting aziendale: il cambiamento principale da porre in atto consiste nel considerare ogni tipo di lavoro come fondamentale nell’azienda e di far sentire ogni lavoratore parte integrante del benessere societario.

Il solo Dlgs 81/08 forse non basta a regolare la partecipazione attiva di ogni lavoratore al sistema di sicurezza. Solo entrando nella cultura dell’azienda si può raggiungere tale obiettivo con risultati durevoli.

Il faro guida solo al benessere lavorativo?

Sei sicuro?

Sei una persona diversa a casa e al lavoro?

Lavoro e vita privata forse non possono essere distinti, perché fanno parte del tuo essere.

Far parte di una società che abbia come meta il benessere lavorativo, può incidere positivamente sulla tua vita privata: se ogni giorno l’azienda raggiunge in sicurezza gli obiettivi stabiliti, chi fa parte della squadra ne trae anche un vantaggio personale, riflettendo nel privato un senso di profondo e completo appagamento.

Attenzione perché anche qui vale il principio universale della corrispondenza: ciò che è vero dentro è vero fuori.

Se stai bene con te stesso finisci per portare questo stato anche sul lavoro a vantaggio della sicurezza. Portare luce alle persone è importante quanto seguirla.

Fai della tua vita benessere e poi ne riparliamo.

Elisa Scalvenzi

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