Ospitaletto (BS)
25035
Italia
Consulente Sicurezza
R.S.P.P. e Formatrice Aziendale
Ore 7, suona la sveglia.
Elisa si mette a sedere sul letto stropicciandosi gli occhi.
È lunedì! La nuova settimana sta per iniziare e ci sono mille cose da fare!
Lei si alza, si lava e poi accende il fuoco sotto alla moka mentre torna in camera a rifare il letto.
Nell’aria la musica che esce dalle casse del suo stereo si mescola all’aroma di caffè che intanto è salito a darle il buongiorno.
E mentre il profumo di Caraibi si espande per la casa, lei si veste per andare al lavoro.
Nel frattempo, pensa al suo venerdì in azienda: “perché un mattoncino di quella giornata è qui con lei?”
Eh sì, l’ultimo giorno della settimana è stato straimpegnativo e un po’ frustrante: tra riunioni e scadenze è impazzita di lavoro!
Fino ad oggi è stata molto attenta: il mattoncino l’ha sempre posato in ufficio prima di uscire. Venerdì però è stata una giornata diversa: troppe pratiche da sbrigare e poco tempo per sé.
Adesso è seduta in cucina mentre fa colazione con gli occhi sbarrati.
Guarda il mattoncino.
Lo fissa intensamente cercando di capire perché l’ha portato a casa.
Ed ecco che si ricorda d’un tratto.
È alla sua scrivania, quando il direttore generale la chiama per una riunione.
Lei alza il telefono concitata dopo aver visto il numero dell’interno.
“Presto, che sta per iniziare, non si è ricordata?
Prenda subito il faldone delle scadenze, e venga qui!”
“Quale faldone?”
“Quello della pratica Digamma che si trova nell’armadio dell’archivio, in alto a destra!”, risponde lui.
Elisa si fa prendere dall’agitazione… si è proprio dimenticata della Digamma… adesso deve rimediare!
Corre in archivio e cerca la scala per prendere il faldone, ma non la trova.
È tardi, non ha tempo da perdere.
Si guarda intorno. Non c’è nessuno a cui chiedere.
Esce dalla stanza e chiama una collega: “Maria, per favore, aiutami! Poi ti spiego tutto, ma ora vieni qua!”
Maria accorre, ma la scala non si trova comunque.
Serve qualcosa per arrivare più in alto. Subito!
Prendono una sedia, quella da ufficio a rotelle. L’unica a portata di mano.
“Se me la tieni tu, Maria, non succederà nulla… per un attimo che salgo! Vieni qua, dai!”
La collega fa come dice.
Elisa però è troppo agitata.
Quando si allunga per arrivare più in alto la sedia traballa spostandosi a destra di colpo.
Il faldone cade in testa a Maria, mentre lei scivola a terra.
Una breve risata fa da cornice alla scena.
Le due si guardano spettinate: per fortuna non è successo nulla di grave!
Probabilmente solo qualche livido che andrà via in una o due settimane.
Maria porge una mano ad Elisa.
Lei si alza e prende il faldone per precipitarsi in riunione.
“Poi torno da te, Maria, promesso. Ti offro un caffè, te lo sei proprio strameritata!”
Accidenti, ma come ha fatto Elisa a dimenticarsi quello strano incidente?
Finisce di bere il caffè, guarda il mattoncino per l’ultima volta e suo malgrado lo lascia a casa.
Deve andare al lavoro.
Durante il breve viaggio, però, capisce il valore dell’accaduto e in lei si fa spazio un’idea coerente.
La sicurezza è una casa solida, costruita da ogni singolo componente dell’azienda, giorno per giorno e mattoncino su mattoncino.
Non è statica, la sicurezza, ma in continua formazione, come insegna il DLGS 81/08: la sua dinamicità si esplica costruendo un compatto sistema aziendale, che nel tempo cresce e prende forma.
È come edificare una casa, far sicurezza: col tempo essa prende forma e diventa abitabile!
Dal terreno si mettono insieme le basi e piano piano si arriva al cielo!
I mattoncini sono i comportamenti dei singoli lavoratori.
Ogni persona in azienda la mattina porta il suo mattoncino.
A fine turno, se ha lavorato in sicurezza, lo deposita.
Al contrario, invece, lo riporta a casa.
Lavorando con coscienza la costruzione si innalza e può esser facile anche per i clienti vederla.
Cosa succede se per molte volte i lavoratori non hanno lavorato in sicurezza?
Nell’edificio ci saranno dei buchi. Mancherà la solidità, e col tempo la costruzione finirà per cadere.
Per costruire una azienda stabile è importante e fondamentale partire dalla sicurezza: ogni singolo lavoratore deve posare tutti i giorni il suo mattoncino!
Ognuno in ugual misura ha la sua importanza.
Qualsiasi sia la mansione, chiunque lavori in azienda ha la responsabilità di farlo per la sicurezza sua e dei colleghi.
Intanto Elisa pensa: “Venerdì mi è andata bene. Non mi sono fatta male, ma il mattoncino l’ho lasciato a casa lo stesso!” Esso simbolicamente rappresenta la somma di ogni singola azione di Elisa in quella giornata.
Sono le azioni, non gli eventi, a poter cambiare la realtà, contribuendo a costruire il sistema!
Elisa inchioda quando è quasi davanti al parcheggio: “e se fosse caduto lo scaffale e avessi sbattuto la testa?”
Da quel giorno avrebbe sempre posato il mattoncino in azienda!
Non solo per lei, ma anche per Dario, Beppe, Marco, Antonino, Yaser, Rosanna, Nerina, Sandra, Ilaria, Gianpaolo, Simone, Giancarlo…e anche i colleghi che non conosce per nome.
E tu?
L’hai posato il tuo mattoncino oggi al lavoro?
La sicurezza puoi costruirla insieme a tutti quelli che lavorano con te, ma devi iniziare dal tuo!
L’azienda è fatta di persone. E sono le persone che fanno la differenza nell’organizzazione.
Ora che lo sai, comincia a renderli partecipi: fai insieme a loro quello che è giusto per tutti!
Ti assicuro che cambiando questa visione andare al lavoro ti renderà più felice.
…E anche i tuoi cari se ne accorgeranno prima di quanto ti immagini!
Elisa Scalvenzi